La Storia
La Villa
La villa è un importante esempio del fantasioso stile ottocentesco, dove vi hanno lavorato alcuni fra i migliori artisti fiorentini dell’epoca, come l’architetto Giuseppe Poggi, i pittori Gaetano Bianchi e Annibale Gatti che eseguirono numerosi affreschi, e lo scultore Augusto Passaglia. In un tripudio di sale neo-gotiche, neo-rinascimentali, è disposta la collezione di più di 50.000 pezzi, forse il più importante esempio di museografia ottocentesca in città, con i più svariati oggetti d’arte dai dipinti alle armature, dalle porcellane agli arredi antichi, dai ventagli ai bottoni.
La sezione più impressionante delle collezioni è sicuramente quella delle armature, unica per ricchezza, internazionalità e scenograficità dell’esposizione.
La raccolta presente nel Museo è in prevalenza del genere da caccia, passione di Frederick Stibbert.
In numerose sale decorate appositamente sfilano come in un ipotetico corteo cavalieri italiani e tedeschi con il completo corredo di armamenti, risalenti per lo più al Cinque e Seicento. I cavalieri turchi ottomani, sistemati in una magnifica sala decorata con incrostazioni moresche, risalgono al XVI secolo, mentre i pezzi della collezione indiana risalgono al periodo fra il XVI e XVII secolo.
Fra le opere di pittura presenti nel museo si segnalano dipinti di Sandro Botticelli, Domenico Beccafumi, Luca Giordano, Alessandro Allori, Pieter Brueghel il Giovane, Neri di Bicci e Pietro Lorenzetti.
Fra le altre collezioni di grande pregio merita una menzione il mobilio antico, con numerosi cassoni risalenti al Quattrocento, vetrine e tavoli del Settecento e un pregevole tavolo in malachite. Fastose sono le tappezzerie in cuoio, uno degli aspetti tipici della villa.
Una sala ospitava la più antica collezione di bandiere del Palio di Siena risalenti alla metà del XIX secolo, drappeggiate al soffitto.
Il salone delle feste
Le caratteristiche atmosfere museali e l’imponenza del grande salone daranno la possibilità di effettuare importanti allestimenti per meeting, cene e cocktail offrendo inoltre la possibilità di svolgere suggestivi percorsi culturali all’interno del Museo.
Il Parco
Il grande parco all’inglese, similarmente al coevo Parco delle Cascine ospita alcuni curiosi monumenti, fontane e sculture. Si presenta come una intricata serie di vialetti che salgono e scendono nella boscaglia, con arredi e angoli di riposo e di visuale. La vegetazione ad alto fusto è rappresentata da piante come pini, lecci, ippocastani, tigli, su cui svettano splendidi cipressi alcuni dei quali probabilmente risalgono a prima del restauro dello Stibbert.
Di gusto romantico è l’inserimento del laghetto, sulle cui rive si specchia un piccolo tempio in stile neo-egizio, mentre il vialetto decorato da una fila di sculture e di busti classici è un elemento tipico del preesistente giardino all’italiana.
Un tocco tardo romantico è dato dalle rovine di un cortile veneziano gotico, in marmo bianco, con una bellissima vera da pozzo al centro. Tipicamente fiorentine sono poi le numerose statue in terracotta sparse all’interno del parco.
La Limonaia
lo ‘Stanzone degli Agrumi’ progettato e realizzato dal Poggi nel 1859 per la famiglia Stibbert è un luogo vitale per ospitare eventi legati all’attività del museo. La climatizzazione degli ambienti la rende ideale in ogni periodo dell’anno. Le ricche decorazioni a stucco tardo ottocentesche e la panoramica sul giardino di villa Stibbert contribuiscono a rendere la permanenza degli ospiti gradevole sotto ogni punto di vista. La limonaia prevede anche la presenza di ampi locali espressamente dedicati ai catering e al personale di servizio, che potranno così trovare un ambiente di lavoro ottimale.